La piccola Magda

Mozzanica sabato 27 gen 2024

 

Sabato 27 gennaio

Giornata della memoria delle vittime dell’Olocausto

alle ore 21.15

presso la Sala Consiliare

del Comune di Mozzanica

Via Stretta, 3

Mozzanica (BG)

 

Ingresso libero

 

Produzione

Come un fior di loto

Caravaggio (BG)

 

Durante un viaggio a Berlino e una visita al mausoleo per gli Ebrei assassinati in Europa, ho trovato questa breve lettera di una bimba al suo papà:

«Ciao papà,

ti saluto perché forse la prossima volta

che la mamma scrive sarò morta.

Qui li uccidono i bambini...ma io voglio vivere!»

 

Ho incominciato a pensare ai bambini vittime dell’olocausto e alle loro madri.

La piccola Magda è la protagonista con la sua mamma della lettura drammatizzata che verrà presentata sabato 27 gennaio, Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto, alle ore 21.15 presso la Sala Consiliare del Comune di Mozzanica in Via Stretta, 3.

 

Lo spettacolo sarà preceduto dall’inaugurazione della mostra personale “Per non dimenticare” di Luigina Restelli sabato 27 gennaio alle ore 20.45

La mostra sarà visibile tutti i giorni fino a sabato 3 febbraio 2024 nei seguenti orari: 10.00 - 12,00 e 16,00 - 18,00

 

La piccola Magda è la narrazione di una mamma intrappolata nelle emozioni che hanno devastato il suo copro e la sua anima in un continuo flashback tra passato e presente

 

Tutto inizia con la notte dei cristalli; il cammino verso il lager, la solitudine dell’io di fronte alla dignità calpestata, fatta a brandelli.

Una mamma che cerca, a tutti i costi, la sopravvivenza della piccola Magda e questa unica possibilità è un piccolo scialle.

Una storia struggente e bellissima che ci riporta alla memoria che nulla è più deprecabile che strappare la vita con violenza a bambini, donne e uomini. Nessun essere umano può essere considerato una pedina sacrificabile sulla scacchiera del gioco del potere e della guerra.

 

In questo lavoro si è voluto cercare la partecipazione emotiva dello spettatore non come “colui che guarda”, ma come “colui che vive” qui e ora, ed è testimone di qualcosa umanamente incomprensibile.

 

La lettura lascia il posto al corpo che prende voce.

In scena, un'unica persona.

Un urlo disperato, un lamento perso nel tempo.

 

Info:

Per Come un fior di loto

Federica Cavalli

340 7280347

federica.cavalli@comeunfiordiloto.it