Il gruppo di lettura del lunedì mette a fuoco il tema delle relazioni famigliari, le dinamiche che innescano, gli effetti che creano nella quotidianità.
Come primo appuntamento ho pensato al libro “Dai tuoi occhi solamente” di Francesca Diotallevi edito da Neri Pozza.
L’autrice ci fa conoscere una fotografa straordinaria e invisibile, Vivian Maier. Ma il suo libro non è solo un avvincente romanzo biografico ma, secondo me, è soprattutto un romanzo psicologico descritto al cesello che, sì, ci fa conoscere una signora quasi invisibile di nome Vivian, ma parla anche al lettore che è necessariamente figlio e in taluni casi genitore e che, poco o molto, indossa un’armatura generata soprattutto della relazione genitoriale predominante.
«Nel romanzo Dai tuoi occhi solamente l’autrice, prendendo spunto da un personaggio realmente esistito, ne rielabora la vicenda; ne riscrive la storia sia relativa al vissuto personale della protagonista, sia al contesto della New York degli anni Cinquanta. Questo romanzo, opera di finzione, è dal punto di vista narrativo coinvolgente.»
Gianfranco De Bosio
Alcuni brevi stralci del testo:
“Dentro aveva gomitoli di rabbia di cui non veniva mai a capo, la collera gli accendeva rossori sul collo e sulle guance, gli sporcava lo sguardo, facendogli stringere le dita in pugni che non rilasciava mai”
“Vivian si tappava le orecchie, la fronte contro il muro e il desiderio di fuga che, giorno dopo giorno, prendeva forma dentro di lei.”
“Questa dimostra che anche tu sei stata una bambina. Una bambina curiosa e attentissima, con un’intelligenza fuori dal comune e un complesso mondo interiore.
Le fotografie servono anche a questo: a ricordare”
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