5 domande a Vivian Lamarque

lunedì 09 mar 2020

5 domande a Vivian Lamarque

a cura di Alessandro Bottelli

 

 

1. In che modo i fiori stabiliscono relazioni sociali tra di loro? E con gli esseri umani?

Posso dedurre relazioni tra loro dal fatto che accanto ad alcuni vasi amici fioriscono di più e più volentieri; quando li vedo malinconici gli cambio posizione finché non trovo il loro vicino preferito.

Relazioni con me: quando bevo un bicchier d’acqua, ne offro uno anche a loro, mi sembrano più contenti di quando verso loro l’acqua con l’innaffiatoio.

 

2. Potrebbe descriverci un breve, intenso, immaginario dialogo tra un fiore di serra e uno di campo? Cosa pensa si potrebbero dire?

Si dicono le stesse cose che si dicono uccelli in volo e uccelli in gabbia. C’è una straziante fiaba di Leonardo su un uccellino catturato e imprigionato.

 

3. Oltre alla margherita, quali altri fiori le sono cari? Di questi, ne ha anche scritto in versi o in prosa?

Sì, ho scritto parecchio sui fiori sia in versi che in prosa.

Fiori preferiti: pratoline (cioè margheritine piccole, non quelle grandi) e quasi tutti i fiori di campo, per esempio malva, violette, occhi della madonna, fiordalisi ecc.; petunie, ortensie, gerani, fiori della forsizia, fiori dei topinambur, papaveri (che riesco a far fiorire nel bicchiere, basta cogliere il bocciolo chiuso, mentre il fiore aperto non sopporta di essere colto), bocche di leone, veccia, rose canine, bacche rosse (anche se non sono fiori).

Preferisco i fiori a gambo corto, cortissimo, preferisco i fiori con le foglie verde chiaro, preferisco i fiori comuni comunissimi.

 

4. Dal punto di vista letterario, che cosa la appassiona maggiormente dell’universo floreale?

Il melograno di Pianto antico di Carducci.

 

5. Se dovesse abbinare a questi cinque fiori – rosa, margherita, orchidea, ciclamino, stella alpina – cinque relativi caratteri, quali sceglierebbe e perché?

________    (senza risposta)    _________

 

 

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