5 domande a Marina Corona

venerdì 17 mag 2019

5 domande a Marina Corona

a cura di Alessandro Bottelli

 

1. Come mai i fiori portano nomi generalmente così strani, altisonanti e pretenziosi?

Credo che i termini botanici, come molti termini scientifici, abbiano origine da parole greche.

 

2. Se dovesse creare il suo fiore ideale prendendone i vari elementi da quelli già esistenti in natura, alla fine, come si presenterebbe? Che caratteristiche avrebbe?

Non sono più brava della natura. Non posso immaginare un fiore più bello di una rosa.

 

3. Ritiene che come certi fiori anche talune poesie possano avere proprietà mediche e curative? Lei che tipo di benefìci ha tratto dalla frequentazione con la scrittura in versi?

La poesia è una passione per me. Tutte le passioni si prendono cura della nostra anima.

 

4. C’è qualche ragione anche intima per cui ha scelto di prendere a soggetto della sua poesia gli asfodeli?

No: ho scritto la parola “asfodeli” nel testo senza neppure sapere di quali fiori si trattasse, solo dopo mi sono informata sulla loro natura.

 

5. La poesia contemporanea continua ad aver bisogno dei fiori? Di quali, in particolare?

La natura è una potente forza ispiratrice di ogni tipo di arte, e con essa, naturalmente, anche i fiori.

 

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