Box Organi

LALLIO sabato 29 set 2018

BOX ORGANI

Suoni e parole d’autore

Quarta edizione 2018

Rassegna concertistica che spazia dalla musica classica, al jazz, alla letteratura. Nata quattro anni fa per valorizzare l’organo Bossi Urbani 1889 della Chiesa Arcipresbiterale di Lallio (Bg) da un’idea di Alessandro Bottelli, è realizzata in collaborazione con la Parrocchia e l’Associazione Libera Musica.

 

 

SABATO 29 SETTEMBRE ORE 21.00

Chiesa Arcipresbiterale di Lallio (Bg)

OMAGGIO 2. Les grands champions de France: Couperin, Gounod, Debussy

LORENZO BONOLDI, organo

Monika Lukács, soprano

Improvvisazioni di Gabriele Comeglio, flauto traverso e saxofoni

L'INEDITO. Di Lorenzo Arruga

Musiche di F. Couperin, C. Franck, Ch. Gounod, R. Castagnetti (Ia esec. assoluta), T. Dubois, G. B. Ferri (Ia esec. assoluta), L. Vierne, C. Debussy, L. Bonoldi (Ia esec. assoluta)

 

 

Note al programma

di Lorenzo Bonoldi

 

La Francia è sempre stata uno dei paesi più importanti della storia della musica mondiale e ha dato i natali a tantissimi compositori eccelsi. Una caratteristica distintiva di molta musica francese è una certa ricerca del colore. Nella musica organistica classica\barocca un particolare tipo di colorismo si esprimeva con composizioni che mettevano in risalto particolari sonorità dell’organo, prendendo il nome appunto da quel registro o combinazione di registri. (Questa è una cosa praticamente unica tra le grandi scuole organistiche nazionali).

In questo mondo si inserisce la Messa delle Parrocchie di François Couperin, il più celebre esponente di una famiglia di musicisti, nonché organista della Cappella Reale di Versailles.

Nell’ottocento francese, con la nascita di un nuovo tipo di organo, cosiddetto romantico sinfonico, ad opera del geniale organaro Aristide Cavaillé-Coll, assistiamo alla nascita di una musica organistica molto diversa da quella dei secoli precedenti. César Franck è sicuramente uno degli autori più rappresentativi di questo nuovo corso “orchestrale” dell’organo. Anche Théodore Dubois, ricordato soprattutto per i celebri trattati accademici musicali, si lasciò ispirare da questi strumenti e scrisse diverse pagine per organo, tra cui la più famosa è senz’altro questa bellissima Toccata, che fa quasi da ponte tra la musica antica di tipo cembalistico e quella romantica.

Charles Gounod è invece conosciuto soprattutto per la musica operistica e vocale, tra cui la famosissima Ave Maria che il compositore improvvisò e scrisse sopra il Preludio n.1 del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach. L’idea di riprendere un brano preesistente e adattarlo sovrapponendogli una nuova linea melodica è stata ripresa anche dai compositori Giordano Bruno Ferri e Riccardo Castagnetti, che per il concerto di stasera hanno scritto appositamente due Ave Maria rispettivamente usando la prima Gymnopédie di Erik Satie e il Preludio in re maggiore, sempre dal Clavicembalo ben temperato di Bach.

Con Debussy ritroviamo il colorismo francese anche nell’armonia, usata in maniera da creare appunto impressioni e atmosfere affascinanti, evocative. Questo è evidente nei Preludes per pianoforte, di cui ne verranno eseguiti due in una trascrizione organistica. Al contrario, nella Fuga su un tema di Massenet, composizione giovanile in cui il linguaggio del compositore non è stato ancora messo a fuoco, lo vediamo cimentarsi in una forma classica, lottando contro le regole scolastiche e accademiche che evidentemente già gli stavano strette... quella “scienza del castoro”, come la chiamava lui, da cui poi fuggirà per cercare “l’alchimia sonora”, parola che rimanda all’interesse di Debussy per il mondo del magico, dell’esoterismo. Sulla stessa linea di pensiero impressionista troviamo la musica di Louis Vierne, l’organista cieco di Notre-Dame e di Lorenzo Bonoldi. I 2 brani che chiudono il concerto, nati come improvvisazioni, risentono molto dell’influenza francese di Debussy e del grande organista francese Pierre Pincemaille, recentemente scomparso, con cui Bonoldi ha studiato.

 

 

Lorenzo Bonoldi è nato nel 1977 a Bozzolo (Mantova).

Dopo i brillanti studi al Conservatorio di Milano, nel 1998 si diploma nella classe di G. Parodi in Organo e Composizione organistica con il massimo dei voti e la lode. Nello stesso anno si diploma anche, sotto la guida di E. Filus e H. Fazzari, in Pianoforte. Vincitore di una borsa di studio S.I.A.E. per i migliori allievi dei Conservatori italiani, ha vinto diversi premi e riconoscimenti in Concorsi Nazionali e Internazionali.

Ha seguito vari corsi di perfezionamento, studiando con D. Roth, L. Ghielmi, G. Parodi e K. Schnorr, interessandosi anche all'improvvisazione organistica e alla composizione. Dopo i corsi d'improvvisazione organistica con F. Caporali e S. Rattini a Cremona, ha proseguito e approfondito gli studi di armonia e improvvisazione con Pierre Pincemaille a Parigi.

Nel 2003 ha partecipato al II° Concorso nazionale di Composizione organistica “Rocco Rodio” di Castellana Grotte (BA) vincendo il 2° premio con la composizione per organo Fusion Fantasia.

Oltre ai numerosi concerti come solista e in collaborazione con diversi gruppi strumentali e vocali, ha inciso per Edizioni Cappella Sistina 2 CD con musiche organistiche del Cardinale Mons. Domenico Bartolucci (già Direttore del Coro della Cappella Sistina di Roma) su invito e indicazioni dello stesso autore.

Nel 2005 ha vinto il Concorso Internazionale per il posto di “Organista con obbligo di tutti gli strumenti a tastiera” presso l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, e dal 2008 è ufficialmente l'organista titolare del Teatro. Con l'Orchestra della Scala ha avuto modo di suonare, anche in dirette radio e TV, in Italia e nel mondo con i più prestigiosi direttori del panorama mondiale. Come solista all'organo della Scala, ha eseguito tra l'altro la Sinfonia n. 3 "avec orgue" di Saint-Saëns in diretta radio RAI con la direzione di Zubin Mehta, il Concerto per Organo, Archi e Timpani di Poulenc e la Passacaglia per organo solo di J. S. Bach per una serie di balletti con Roberto Bolle.

Appassionato dell’arte organaria romantico-sinfonica e moderna, si è impegnato anche per la sensibilizzazione di restauri d'organi di questo tipo ("Rotelli 1934" di Martignana Po e "Carlo Vegezzi-Bossi 1901" dell'Istituto dei Ciechi di Milano). Ha tenuto anche un Convegno-Lezione alla Scuola Organaria di Crema su Cavaillé-Coll, la sua storia e le sue innovazioni.

Dall'età di 11 anni svolge servizio liturgico in varie Chiese, Cattedrali, Santuari e Basiliche, tra le quali è stato organista e direttore del coro del Santuario "Madonna della Fontana" di Casalmaggiore (CR), organista sostituto in Duomo a Milano e organista residente del nuovo grande organo "Bonato 2013" di Villasanta (Monza). Attualmente è organista presso la Basilica di San Carlo al Corso, Milano.

 

Monika Lukács

Soprano leggero di coloratura, è nata a Miskolc (Ungheria) nel 1975. Si è diplomata col massimo dei voti presso il Conservatorio "St. Stefano" di Budapest. Ha studiato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano guidata prima da Adele Bonay e successivamente da Vittorio Terranova, dove si è diplomata con il massimo dei voti nel 2002. Nel 2005 si è laureata in Musica Vocale da Camera con Stelia Doz, e nell'anno successivo, si è laureata in canto lirico di secondo livello con Vittorio Terranova. Ha frequentato inoltre numerosi corsi di alto perfezionamento tenuti da Jůlia Hamari, Renato Bruson, Teresa Berganza, Helmut Deutsch, Erik Battaglia.

A partire dal 1996 ha tenuto numerosi concerti in Austria, Polonia, Ungheria, Slovenia, Germania, Francia, Croazia, Israele, Romania. In Italia ha cantato per le Serate Musicali, per la Società del Giardino di Milano, per la Società del Quartetto e per i concerti degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala. Ha inoltre preso parte a numerosi recital lirici in diverse città (Milano, Brescia, Roma, Lodi, Mantova, Firenze, Napoli, Ferrara, Venezia). Si è esibita con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino presso il Teatro Comunale di Firenze, al Teatro dell'Opera "Erkel Ferenc" di Budapest, al Teatro Bibiena di Mantova, al Teatro Mancinelli di Orvieto, al Teatro Malibran di Venezia, al Teatro Piccolo di Milano, all'Auditorium di Lugano e di Milano. Ha cantato con l'Orchestra Verdi di Milano, Divertimento Ensemble, l'Orchestra Guido Cantelli, Milano Classica e I Solisti della Scala. Ha partecipato al II Festival Internazionale di Musica da Camera sotto la direzione artistica di Marcello Abbado.

Ha ottenuto il Premio Speciale al Concorso per i cantanti lirici dell'Europa Forum 2000 di Firenze, promosso dal Lions Club; Terzo Premio al Concorso "Assami" per i cantanti lirici, ed è stata vincitrice del XII Concorso Nazionale della Società Umanitaria nel 2002. Ha vinto il secondo premio di Musica Vocale da Camera del Rotary di Milano nel 2003. Ha vinto la Borsa di studio per il Wagner Festival di Bayreuth nel 2008. Nel 2012 vince il Premio “Giosuè Carducci” al I Concorso Internazionale di Musica Vocale da Camera “Giosuè Carducci”.

Ha registrato CD per la Sarx Records, Classica Viva, Stradivarius e per la Radio Svizzera. Ha registrato inoltre per la RAI, per SKY Classica, e per la TV Giapponese e Ungherese.

Svolge attività concertistica con repertorio lirico e da camera in Italia e all'estero.

Dal 2007 collabora con il Teatro alla Scala di Milano.

 

Gabriele Comeglio

Sassofonista, arrangiatore, direttore d'orchestra, dopo il diploma al Berklee College of Music di Boston ha vinto il concorso come sax alto dell'Orchestra Ritmica della Rai di Milano.

Solista di sax alto e arrangiatore, musicista eclettico a suo agio nei più disparati contesti, ha suonato come solista con l'Orchestra "Verdi" di Milano, con la Wuppertal Symphonieorchester, con l'Orchestra dell'Estate Musicale Frentana diretta da Marc Andreae e con l'Orchestra dell'Angelicum di Milano. Cura inoltre i programmi ritmo-sinfonici e di jazz per l'Ente "I Pomeriggi Musicali di Milano" dal 1986.

Nel campo della musica leggera ha suonato con Ray Charles e Stevie Wonder; ha inoltre scritto arrangiamenti per Mina e Ron, diretto le produzioni Polygram al Festival di Sanremo negli ultimi quattro anni e collaborato con la propria formazione di fiati agli ultimi due tour di Franco Battiato.

In campo jazzistico ha suonato ai Festival di Umbria Jazz, Lugano, Montreal, Varsavia, Bergamo, Malta, Roma, Vicenza, alla Town Hall di New York ed ha inoltre suonato e scritto arrangiamenti per Barney Kessel, Phil Woods, Ronnie Cuber, Franco Ambrosetti. È direttore della Big Band Jazz Company dalla fondazione (1985) che si è esibita con Bob Mintzer, Bob Malach, Herb Pomeroy, Lee Konitz, Charlie Mariano, Randy Brecker. Cura gli arrangiamenti e dirige la Montecarlo Nights di Night The Night Fly.

È autore di musiche per la televisione (Rai 2: "Quelli che il calcio").

In campo didattico collabora con la Scuola di Musica Moderna di Lugano, il CDpM di Bergamo e il Civico Istituto “L. Costa” di Vigevano.

Collabora dal 1995 con Claudio Angeleri con il quale ha registrato cinque CD e partecipato ad importanti jazz festival nazionali ed internazionali.

 

Riccardo Castagnetti

Modenese, classe 1977, è diplomato cum laude in Organo e Composizione organistica con Stefano Innocenti. È laureato in Filosofia e in Scienze religiose. È attivo a livello concertistico come organista e clavicembalista. La Radio Svizzera Italiana ha prodotto un disco interamente dedicato a sue composizioni pubblicato da Tactus. Alcune tra le sue composizioni per organo sono state pubblicate anche da La Bottega Discantica, da MV Cremona e dalle Edizioni Carrara, per le quali ha curato la ricostruzione di un frammento per organo di Marco Enrico Bossi. Ha inciso all’organo una raccolta di musiche mozartiane, pubblicata dalla casa discografica Fugatto e un disco dedicato all’integrale delle opere per tastiera di Michelangelo Rossi per Brilliant.

 

Giordano Bruno Ferri

Si è diplomato in composizione con Vittorio Fellegara e in pianoforte con Tiziana Moneta con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo. Ha poi conseguito il diploma di direzione d’orchestra presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Daniele Agiman. Ha seguito i corsi di perfezionamento tenuti da Paul Badura-Skoda, Massimiliano Damerini e Antonmario Semolini ed è stato per due anni consecutivi vincitore del premio “J. S. Mayr”, nonché dei premi “Rotary Club Bergamo Est” e “Città di Caravaggio”. Come pianista, solista e in formazioni cameristiche, è stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali.

È autore di composizioni pianistiche, da camera, orchestrali e musiche di scena per rappresentazioni teatrali. Sue composizioni sono pubblicate dalle edizioni Carrara di Bergamo e dalle edizioni Bèrben di Ancona.

Fra le sue opere ricordiamo l’oratorio sacro Come tanti e alati petali di cielo su libretto di Alessandro Bottelli (eseguito in prima assoluta a marzo 2010 sotto la direzione di Stefano Montanari e con la partecipazione di Gianluigi Trovesi al saxofono e che ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e critica); Soli Deo Gloria per coro, fiati e percussioni; In tempo tagliato - esecuzione capitale in cinque quadri per soli, 13 strumenti, percussioni e 2 danzatori, su testi di A. Bottelli e ispirata a dipinti del Caravaggio, commissionata dal Comune di Bergamo per le celebrazioni del quattrocentesimo anniversario della morte di Michelangelo Merisi. Nel 2013 è stato più volte eseguito il suo poema sinfonico per orchestra di strumenti a fiato Il canto della terra lontana, commissionato dall’Orchestra Fiati Filarmonica Mousiké. Il 2014 ha invece visto la prima esecuzione assoluta del Concertino per organo, fiati e percussioni, commissionatogli dall’Associazione Musicale Gaudenzio Dell’Oca per il decennale della fondazione, mentre nel 2015 è stato inciso il brano intitolato Taraxacum da parte dell’ensemble strumentale “Il Sottobosco” per il quale è stato espressamente composto e che lo esegue regolarmente in concerto. Del 2016 è invece una nuova collaborazione con Alessandro Bottelli per il progetto OrAzione - Episodi dalla vita di San Bernardino da Siena per quintetto vocale, voce solista e chitarra.

Da più di vent’anni si dedica, oltre all’attività artistica anche a quella didattica e dal 2004 è direttore dell’Orchestra Artemania di Pagazzano (Bg), gruppo che riunisce musicisti amatoriali e professionisti per il quale realizza appositamente tutti gli arrangiamenti e le trascrizioni dei brani in repertorio.

 

Lorenzo Arruga

Giornalista e critico musicale nato nel 1937 a Milano, si è laureato presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università cattolica della sua città sotto la guida di Mario Apollonio. Contemporaneamente ha studiato pianoforte, poi armonia e composizione con Paolo Delachi Ha svolto attività giornalistica sia su giornali e riviste (Il Giorno, Il Giornale, Panorama), sia per radio e televisione. Nel 1977 ha fondato la rivista Musica Viva di cui è stato direttore fino alla chiusura nel 1994. Ha scritto numerosi saggi di argomento musicale e di teatro, romanzi gialli, pièces teatrali e libretti d’opera, ed ha inventato e condotto cicli radiofonici, televisivi e spettacoli teatrali in luoghi istituzionali e non. È anche traduttore e regista di opere. Ha composto alcune opere musicali, e ha riscritto numerose versioni ritmiche di opere altrui.
Fra i suoi numerosi libri ricordiamo: Il teatro del Settecento (Fabbri Editori, 1968), Il teatro (Mursia, 1973), Perché Carla Fracci (Blow-up, 1974), Suite algérienne (Mondadori, 2003), Il teatro degli enigmi (Mondadori, 2004), Mozart da vicino (Rizzoli, 2006), O dolce o strana morte (Rizzoli, 2007), Il teatro d’opera italiano: una storia (Feltrinelli, 2009). Fra i dvd: La Scala (Scala, 2002); fra i cd: Vivaldi, the meeting (Thymallus, 1998), improvvisazioni con un batterista cubano.

 

 

 

 

7 domande a Gabriele Comeglio

7 domande a Giordano Bruno Ferri

7 domande a Riccardo Castagnetti

 

 

 


SABATO 29 SETTEMBRE ORE 21.00

Chiesa Arcipresbiterale di Lallio

LORENZO BONOLDI, organo