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Ciò che mi affascina del Counseling organizzativo - che ho imparato dalla mia insegnate Graziella Nugnes - è che prima dei bilanci, prima dei business plan, prima di tutta la burocrazia, del denaro, del successo, un’organizzazione è un corpo fatto di persone con emozioni ed esperienze diverse. In cammino e per questo in divenire, soggetto a cambiamento. Tutti i livelli organizzativi devono per forza di cose fare i conti con questo aspetto della vita di ognuno: abitare il cambiamento di circostanze e di emozioni che siano essi operai generici o top manager, amministratori, titolari, educatori, volontari, medici...
Per esperienza so che anche un semplice saluto fatto ai colleghi quando si entra nel luogo di lavoro, cambia il clima, si respira subito un’energia positiva fatta di persone che si guardano. È l’umano che guarda l’umano. Uso questo termine: UMANO perché voglio sottolineare la radice di questa parola HUMUS, la parte fertile della terra, radice di un’altra parola insolita, soprattutto se riferita ad un’organizzazione: UMILE
San Francesco – Cantico delle Creature
Questa parola Humilitate, umiltà si porta dietro quattro bellissime parole
Laudate, lodate o rendere il giusto a chi ci sta vicino
Benedicete, dite bene o reimparare ad utilizzare le parole
Ringatiate, dite grazie a chi ci omaggia di una gentilezza, significa che ti vedo e riconosco un gesto buono per me
Serviateli, mettetevi al loro servizio, gesti che si mettono a disposizione dell’altro.
Il metodo che adotto è il Counseling organizzativo somatorelazionale a mediazione teatrale, con riferimenti alla psicologia umanistica di Rogers - con un preciso riferimento alla terapia centrata sul cliente - e all’analisi bioenrgetica di Lowen soprattutto la parte che riguarda il grounding (radicamento, avere i piedi ben piantati in terra).
Prima di intervenire in un’organizzazione è necessario conoscere l’organizzazione stessa. Come è nata, come si è sviluppata, quali sono i valori che l’hanno costituita, come sono cambiati, qual è la sua visione, quale linguaggio usa, quali sono i bisogni e quali le difficoltà.
Le fasi del percorso di counseling organizzativo sono:
Non è un intervento di formazione, ma di facilitazione dove il Professionista agisce mantenendo ferma l’attenzione sull’essere di aiuto in qualsiasi momento della relazione con i suoi clienti e sul rimanere sufficientemente aperto per intuire quali sono le esigenze che emergono nel “qui e ora” della relazione rispetto all’applicazione rigorosa di metodo e tecniche elaborate a tavolino.
L’applicazione delle tecniche teatrali aiutano, attraverso un clima ludico e in uno spazio di semirealtà, ad accelerare i processi di cambiamento.
L’efficacia di questo approccio è dovuta al fatto che le persone possono accedere al cambiamento non solo a livello cognitivo (ti dico una cosa, e tu la impari), ma anche a livello emotivo (sento che questo cambiamento è giusto; il mio corpo lo sente giusto).
Il counseling somatorelazionale a mediazione teatrale ha come destinatari tutte le persone che compongono l’organizzazione – aziende, organizzazioni profit e no profit, scuole, sindacato, pubblica amministrazione –, individualmente o in gruppo: dirigenti, responsabili, caposquadra, operatori, educatori, insegnanti, volontari, familiari, ecc. e privati che si trovano in difficoltà nella propria organizzazione, o vivono un momento di crisi dovuto al pensionamento o semplicemente vogliono valutare l'ipotesi di cambiare lavoro.
Gli interventi di Counseling Organizzativo contano sulle risorse delle persone - cognitive, emotive e relazionali.
In seguito ad un'analisi dei bisogni dell'organizzazione sottoporremo un progetto e/o un percorso formativo. Di seguito alcune tematiche:
Per i privati:
Gli effetti del counseling organizzativo a mediazione teatrale sono:
Gli strumenti che attivo nel counseling organizzativo somatorelazionale a mediazione teatrale sono:
Sono interventi diversi tra loro e rispondono a differenti esigenze di apprendimento e di trasformazione.
Per il gruppo: spazi specifici o presso le organizzazioni
Per i colloqui: nel mio studio o presso le organizzazioni
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Bibliografia:
Graziella Nugnes, (2015) Counseling organizzativo. Un approccio integrato di gruppo e individuale, Trento, Erickson
Sitografia: